Non ho sempre svolto questa professione, ho iniziato a fare l’insegnante dieci anni fa; gli eventi della vita mi hanno fatto incontrare la scuola Rudolf Steiner di Origlio due anni or sono. Ricordo che descrissi questa comunità scolastica nella mia retrospettiva al Collegio, alla fine del primo anno, con queste parole: “un grande abbraccio”. In quel periodo la scuola stava cercando una possibilità per completare il percorso dei suoi allievi con il diploma di maturità; quando è stata identificata nell’International Baccalaureate mi hanno chiesto di occuparmi del corso di Matematica. Ho accettato immediatamente e a settembre ho iniziato il percorso di formazione.
Ho incontrato persone da tutto il mondo e una pedagogia che mi chiedeva di non stare davanti all’allievo, ma di stargli accanto, di fare insieme a lui un percorso che non mette al centro la materia di studio, ma l’individuo e il mondo che lo circonda. Un percorso dove hanno pari dignità la conoscenza e i valori umani. Il piacere e la capacità di diventare una persona in grado di imparare per tutta la vita da tutti gli incontri sono sostenuti da valori etici di compassione e di accoglienza. Credo in questa visione, nella importanza di mostrare ai nostri allievi come sia necessario guardare dentro di sé per poter rivolgere all’esterno il nostro sguardo, per agire, quanto ci è possibile, con consapevolezza e responsabilità.
Essere un insegnante comporta essere esemplare in ciò che insegniamo.
Claudio Fumagalli